Il Covile

NL - N.o 431 (16.2.2008) Ponti di Calatrava, il commento di Nikos Salingaros

Ponti di Calatrava, il commento di Nikos Salingaros


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È un peccato che recentemente Santiago Calatrava abbia avuto dei guai. Sicuramente Calatrava è l’unico del gruppo degli “starchitects” che valga qualcosa, con alcuni edifici attraenti e di forma interessante. Ma sembra che l’orgoglio mostruoso di questo gruppo abbia contagiato anche l’amico spagnolo (“se tu dormi con i cani prendi le pulci”), ed egli comincia a comportarsi come gli altri “starchitects” senza talento. Nondimeno, Calatrava lascia un corpus di lavoro interessante, e senza dubbio, tra 50 anni il suo nome sarà importante nei libri sull’architettura del XXI secolo.
 
In Bilbao (di triste fama perché è là che è sorto il mostro architettonico che ha dato il via all’ondata di strutture aliene) si è svolta la causa “Calatrava versus la Città di Bilbao”. Santiago ha fatto causa perché la Città ha osato aggiungere una passerella/connessione ad un suo ponte. A quanto pare la Città pensava che il ponte come era progettato inizialmente fosse inutile . Ma l’architetto si è offeso per l’intervento d’un altro architetto, per di più un architetto giapponese che non fa parte dello stretto gruppo degli “starchitects”! Così — afferma il celebre Calatrava — si rovina il mio concetto architettonico iniziale, e quindi l’aggiunta rappresenta un insulto alla proprietà intellettuale dell’artista/architetto.
 
Calatrava chiedeva 3 milioni d’Euro come risarcimento per questo insulto alla sua originalità di progettista. La corte ha archiviato il caso. Ecco un interessante estratto della decisione del giudice Edmundo Rodriguez Achutegui:
“Sotto questo rispetto si afferma che chiunque voglia essere un artista senza limitazioni dovrebbe dedicarsi a creare esclusivamente opere d’arte plastica e non oggetti architettonici, i quali devono conformarsi a numerose condizioni urbanistiche.”
Per lo stesso ponte nel 1997 la città di Bilbao ha speso 200.000 Euro per sostituire le mattonelle di vetro specificate da Calatrava, perché queste erano sdrucciolevoli ed avevano provocato cadute e ferimenti.
 
Nikos Salingaros