MTAP. Autocommento
Si potrebbe dire che le scelte proprie di MTAP si riducono a queste: 1) l’idea di rendere organici, in forma di teoria, risultati precedenti; 2) la generalizzazione del concetto di astrazione reale; 3) l’accettazione teoretica del sistema tecnico come componente insieme al capitale di un processo più ampio; 4) l’enfasi sull’idea di redenzione terrestre; 5) la definizione di religioni agostiniane. ¶ Tutto il resto era già, in grandissima parte, negli autori elencati in Premessa e soprattutto in Camatte: è sua l’idea di una malattia della specie, che ha chiamato speciosi, con risvolto individuale, ontosi, come molto delle conclusioni della Postilla — sua la formula «Contro ogni attesa».
1) Una teoria esplicita.
MTAP ha visto come suo compito quello di selezionare, in una massa secolare di pregnanti riflessioni sul divenire umano, una serie di evidenze e proposte teoriche, componendole in un quadro coerente. ¶ Questo quadro è informato dalla visione novecentesca della scienza, della medicina e dell’ingegneria: discipline che ormai danno per scontato operare e scegliere in un campo di realtà in gran parte oscuro — sulla base di evidenze parziali, dati mancanti o approssimati, cognizioni probabilistiche e regole operative — costruendo modelli raramente causali nel senso classico. ¶ La forma teorica esplicita — e quindi ben esposta a critiche ed emendamenti — è, sì, anche un invito a chi riflette su questi temi a fare altrettanto.
2) L’astrazione reale.
Viene estesa da caratteristica propria del denaro (Sohn-Rethel) a classe che comprende televisione (McLuhan), strade imperiali (Mumford), smartphone, Stato, fino agli hrönir borgesiani: oggetti che nascono dalle idee e agiscono sul reale.
3) Il sistema tecnico.
La sottolineatura dell’autonomia del sistema tecnico permette di integrare evidenze di fatto eluse non solo dall’area marxista: le intuizioni di Mumford, di Heidegger, di Ellul e — sul versante organizzativo-burocratico — di Bruno Rizzi. La teoria tenta così di armonizzare questi contributi con l'idea marxiana di sussunzione, ma ridefinendone i soggetti. ¶ In Marx (forse non del tutto libero da schemi religiosi inconsci: un monoteismo del capitale e un messianesimo del proletariato), il capitale è l'unico soggetto sussumente e sussume tutto. Ma questo «tutto» — ciò che viene sussunto — rimane concettualmente indeterminato al di là del lavoro operaio industriale. ¶ Nella MTAP, operano due soggetti sussumenti in parallelo: il capitale sussume il Gemeinwesen: trasforma le relazioni umane dirette in mediazioni monetarie (dall'allattamento al latte artificiale, dall'amicizia al networking, dalla cura familiare ai servizi acquistabili); il sistema tecnico sussume l'attività umana, biologica e naturale: sostituisce facoltà e processi con dispositivi tecnici (dalla memoria al database, dall'orientamento al GPS, dalla nascita alla riproduzione assistita, dal respiro ai respiratori). ¶ Ciascuno è mosso da un proprio sogno intrinseco: valorizzazione illimitata il capitale, sostituzione illimitata del dato naturale la tecnica. I due soggetti operano in un'interazione conflittuale, modificandosi reciprocamente, ma senza che nessuno dei due abbia finora stabilito una gerarchia definitiva sull'altro.
4) La redenzione terrestre.
Voegelin aveva letto la modernità come rinascita della gnosi antica: l’uomo che vuole rifare il mondo, trasformare l’immanenza in salvezza, costruire il paradiso in terra e crea l’inferno totalitario. Nel suo schema alla gnosi si oppone il cristianesimo. Questa lettura da una parte non tiene conto della linea contemplativa e di fuga dal mondo presente nella gnosi (non solo Simone Weil), dall’altra ignora il nucleo gnostico-redentivo già operante nel cristianesimo paolino-giovanneo e soprattutto in Agostino. ¶ MTAP, ridefinendo quell’idea motrice — da gnosi a redenzione terrestre — ottiene risultati esplicativi maggiori con minore riduzione fattuale.
5) Le religioni agostiniane.
MTAP identifica come religioni agostiniane quella famiglia di cristianesimi — cattolicesimo pratico (al di là delle oscillazioni dottrinali tomiste), luteranesimo, calvinismo — che condividono: natura-creazione caduta da redimere; antropologia pessimista: natura umana corrotta, volontà impotente; disprezzo per la naturalità umana: corpo come peso; enfasi sulla grazia come potere esterno che redime dall’interno; liquidazione degli elementi anti-astrattivi del messaggio evangelico: apertura al Semplice, critica dell’attivismo («Marta, Marta, tu ti affanni...»); critica del valore («Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date...») e dell’accumulo («Non accumulate per voi tesori sulla terra...»), scandalosa accoglienza dei bambini («se non diventerete come...»). Il protestantesimo non è rottura ma radicalizzazione: Lutero ed Calvino espellono residui evangelici (non a caso i luterani cacciano i bambini dalle chiese) e portano Agostino alle estreme conseguenze. ¶ La definizione di religioni agostiniane consente il superamento di alcune difficoltà della tesi weberiana sul rapporto tra spirito capitalistico e l’etica protestante: il lavoro come vocazione, l’ascesi mondana come strumento di grazia, l’ordine razionale come espressione della fede. Ma questo schema implicava una discontinuità storica artificiosa, una gabbia delle date già messa in questione dai lavori di Sombart e Fanfani, che avevano mostrato come razionalità economica, contabilità e accumulazione fossero operative secoli prima della Riforma (1517).
Intriganti linee di ricerca.
MTAP accenna all’esistenza di intuizioni del processo di astrazione fin dagli inizi. Quelle ancora rilevabili sono formulate nel linguaggio delle rispettive culture, e identificano, personificando, non la morte o la malattia, ma proprio quella dinamica come «male». ¶ Il Corano narra la caduta di Iblīs con un dettaglio assente nella tradizione biblica canonica: quando Dio ordina di prostrarsi davanti ad Adamo, Iblīs rifiuta dichiarando «Io sono migliore di lui: mi hai creato dal fuoco, mentre lui l’hai creato dall’argilla» (7:12). Il motivo ha precedenti nella Vita di Adamo ed Eva (apocrifo giudeo-cristiano, I secolo): Samaele/Satana rifiuta di inchinarsi a «una creatura di fango». Questa figura che nella tradizione cristiana è identificata come «padre della menzogna» e «impostore», trova controparte moderna nel processo che sostituisce sistematicamente il reale con simulacri. ¶ Il meccanismo sostitutivo fu intuito anche in letteratura. Edgar Allan Poe con The Man That Was Used Up (1839): il protagonista, un generale celebrato, si rivela un assemblaggio di protesi, dipendente da un servo per «ricostruirsi» ogni mattina. Copia illusoria dell’umano, appare autonomo ma è totalmente dipendente. ¶ Impressionante per precisione e profondità la proposta borgesiana di Tlön, Uqbar, Orbis Tertius (1940), un progetto «in odio a Cristo» — e cioè all’Incarnazione — che mira a costruire un universo gnostico alternativo alla creazione materiale, costituito di pure idee liberate dalla materia. ¶ Su un registro più leggero — in questo caso l’intuizione riguarda piuttosto le modalità di resistenza — da menzionare anche la figura taoista di lord Emsworth, che fingendosi più tonto di quanto sia riesce sempre a godere della fangosa compagnia della sua amata scrofa, sfuggendo le mene ripetitive delle sorelle, noiose e prepotenti incarnazioni domestiche dell’astrazione.
Gruppo Gemeinwesen
Ultima revisione 1 novembre 2025
Wehrlos, doch in nichts vernichtet
Inerme, ma in niente annientato
(Der christliche Epimetheus
Konrad Weiß)
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