Jacques Camatte’s Bibliography:  All writingsInterviews and SpeechesRecent Studies on CamatteIndispensable: GlossaryAlso: MessagesOur editionsDownloadable TranslationsGoing to the source: Revue Invariance

Il CovileIl Covile

rivista in rete
diretta da
stefano borselli

risorse conviviali
e varia umanità
issn 2279–6924

Non rifiutare ma preferire (Nicolás Gómez Dávila)
La via del saggio è fare ma non contendere (Lao Tze)

Glossario

di Jacques Camatte


English (incomplete)       Français  (Version à imprimer)         Italiano  (Versione stampabile)

Le seguenti definizioni sono punti di riferimento. Poiché ogni definizione inevitabilmente opera una riduzione, cerchiamo di effettuarla estraendola da un continuum significativo, senza operare una separazione netta rispetto ad esso. ¶ D'altra parte, poiché i nomi per lo piú designano il risultato di un processo (indicato dal verbo) - risultato che è una sostantificazione, supporto di una ipostasi possibile - il che è un'altra forma di riduzione, cercheremo di rifluidificare il discorso evitando ogni fissazione-condensazione favorevole al divenire ontosico.


Agire   Alienazione   Antropomorfosi   Aptoevoluzione   Aptogestazione   Astrattizzare   Attaccamento   Autonomizzazione   Avvenire   Cammino   Capitale   Carico   Certezza   Combinatoria e Combinismo   Compartimentazione   Comunismo   Confusione   Conoscenza   Coscienza   Cosmo   Degiocamento, non rigiocare   Derelizione   Diade   Domesticazione   Emergenza   Episteme   Equivalente generale   Erranza   Escamotaggio   Essere-avere   Eternità   Extractance   Filosofia   Follia   Fondiarizzazione   Gemeinwesen   Immediatezza   Immediatismo   Impronta   Incoazione   Inconscio   Individualità   Inimicizia   Invarianza   Inversione   Istinto   Kairos   Liberazione   Mercatale   Mistificazione   Mito   Mondo   Morte potenziale del capitale   Natura   Naturalità   Numen   Oggettualizzazione   Ontosi   Ossessione   Partecipazione   Permissività   Phylum   Portare   Posizionamento,   Presenza   Procrastinare   Reinstaurazione   Religione   Repressione   Repressione genitoriale   Ricoprimento   Riduzione   Riemersione   Riflessività   Rigiocamento   Rimozione   Ritenzione   Riversamento   Rivoluzione   Scienza   Sessualità   Sfuggimento   Sovramondo   Sovranatura   Speciosi   Spontaneità   Stato   Stato ipnoide e stato isteroide   Stornamento   Terapia   Tragling   Trascendenza   Trauma   Universo   Utopia   Valore   Violenza   Virtuale

Agire (Agir):

Modalità del movimento nell’uomo e nella donna — espresso in un comportamento — che implica l’unione del pensiero e dell’azione. Il pensiero vi appare in quanto energia. Senza pensare, non possiamo agire; si è solo automi, o dominati da un «altro».

Alienazione (Aliénation):

Processo nel corso del quale ciò che era proprio diventa altro, estraneo. La natura negativa, nociva di questo fenomeno deriva dal fatto che l’altro contiene una dimensione antagonistica al sé, a quello che ci è proprio. ¶ «Al movimento di separazione-scissione (...) si collega quello di autonomizzazione (Verselbstständigung) dei prodotti generati dall’attività umana, quello dei rapporti sociali che essa ha generato. Essa è pure accompagnata da una spossessione-espropriazione (Enteignung) mentre l’esteriorizzazione (Veräusserung) delle capacità nel corso della manifestazione (Äusserung) dell’essere umano è di fatto una spoliazione (Entäusserung). Vi è nello stesso tempo una estraniazione (Entfremdung) dovuta al fatto che i prodotti diventano estranei ai produttori e questi alla loro comunità. Il movimento risultante è un’inversione-rovesciamento (Verkehrung) che fa sí che le cose diventino soggetti (Versubjektivierung) e i soggetti, cose (Versachlichung); il che costituisce una mistificazione il cui risultato è il feticismo della merce o del capitale, che fa sí che le cose abbiano le proprietà-qualità degli uomini». ¶ Questo insieme di processi implica che alla fine sia generata una «figura» ostile alla persona che ha operato; il che implica anche l’esistenza di un meccanismo di cui uomini e donne non sono consapevoli e che tende a invertire lo scopo di ciò che intendono ottenere. Cosí si trovano rinchiusi, intrappolati, in un divenire che volevano evitare. Con ciò, alienazione si apparenta alla follia. Il complesso dei suoi fenomeni costitutivi rientra nel campo della speciosi-ontosi.

Vedi anche: Autonomizzazione, Mistificazione, Capitale, Follia, Ontosi

Antropomorfosi (Anthropomorphose):

~ della divinità. Metamorfosi del numen (del sacro) in una figura umana. È accompagnata da una divinomorfosi che originariamente riguardava l’unità superiore rappresentativa della comunità astrattizzata divenuta Stato nella sua primitiva forma. Successivamente essa può concernere i mistici.

~ della proprietà fondiaria. Fenomeno esposto da K. Marx in Per la Critica della filosofia del diritto di Hegel dove afferma in particolare che non è l’uomo che eredita la proprietà fondiaria, ma il contrario. Questa antropomorfosi è l’espressione suprema del fenomeno della fondiarizzazione, del culto dell’autoctonia, della mistica del suolo. Il suo complemento, secondo K. Marx, è una zoomorfosi di uomini e donne. Si potrebbe aggiungere una ctonizzazione, compulsione a ritornare a ciò che è posto come fondamento, come origine: la terra come suolo (la sepoltura ne sarebbe un supporto) e «mistica» di esso.

~ del lavoro. Fenomeno che si impose in occasione del dissolvimento del modo di produzione feudale con autonomizzazione della forma feudale ed emergenza dell’artigianato. Si esprime attraverso il grande movimento artistico che inizia nelle Fiandre e in Italia, con l’emergere della figura dell’ingegnere, con l’affermazione della filosofia del fare. È una delle componenti della genesi della scienza sperimentale. ¶ La sua influenza si fa sentire in seno al movimento socialista, specialmente tra quelli che K. Marx chiamò i socialisti ricardiani, in J. P. Proudhon, nella Prima Internazionale; in effetti si trova in K. Marx e F. Engels nella loro esaltazione del lavoro come attività specificamente umana. La si ritrova nello scompiglio generato da ciò che viene chiamata attualmente fine del lavoro. ¶ Suo complemento è la dipendenza dal lavoro a tal punto che l’uomo è essenzialmente definito da esso e solo tramite esso può essere compreso; si ha l’Homo faber e l’esaltazione della tecnica, dell’umanismo come pure dell’attivismo e del movimento (il movimento è tutto).

~ del capitale. Fenomeno che fa sí che il capitale diventa uomo, «a human being (un essere umano)» secondo K. Marx. Suo complemento è la capitalizzazione di uomini e donne che tendono a diventare oggetti tecnici, immersi nell’immediatezza del capitale, che può anche essere percepita come la sua immanenza.

Vedi anche: Fondiarizzazione, Emergenza, Autonomizzazione, Capitale

Aptoevoluzione (Haptoévolution):

«… con il phylum Homo, si impone un’altra evoluzione (l’aptoevoluzione) che è caratterizzata dalla produzione di organi per cosí dire esterni al corpus organo-psichico. Questi organi sono utensili, in senso ampio, che consentono una messa in continuità della specie con il suo ambiente».

Aptogestazione (Haptogestation):

Fase dello sviluppo dell’Homo sapiens che si svolge dopo la nascita e dura approssimativamente fino a due anni. A. Montagu ha parlato di esterogestazione. Ho preferito, riferendomi a Frans Veldman, creatore dell’haptonomie, parlare di aptogestazione.

Astrattizzare (Abstraïser):

Azione di separare per distaccare dati da una realtà, da un dato fenomeno, per consentire lo sviluppo di un’altra che può manifestarsi come istituzione (lo Stato per esempio) ovvero lo spiegamento di un’entità o il rafforzamento di una preesistente (dio per esempio). ¶ Tuttavia, l’astrattizzazione si distingue dall’astrazione nel senso che in essa la separazione in rapporto alla totalità si manifesta in modo incompleto, in un abbozzo che può anche abortire, e che nel caso di un trasferimento da un ambito all’altro, la totalità la quale riceve non è negata. In altre parole, essa non porta all’autonomizzazione, come nel caso dell’astrazione. ¶ Il modo della conoscenza, liberato dalla separazione e dalla repressione, implica l’astrattizzazione di uno o piú elementi della realtà, il metterli in rilievo, in modo da poterne fare un’indagine dettagliata, senza perdere la presenza della totalità, né la nostra.

Vedi anche: Stato Autonomizzazione Repressione

Attaccamento (Attachement):

Forma ontosica della ricerca del mettersi in continuità. Essa manifesta la paura dell’abbandono.

Vedi anche: Ontosi , Derelizione

Autonomizzazione (Autonomisation):

Processo nel corso del quale le determinazioni originarie di un fenomeno diventano inoperanti. Processo ontosico mirante a sfuggire alla dipendenza genitoriale e che tende, inevitabilmente, a riattualizzare la separazione.

Vedi anche: Ontosi, Sfuggimento, Riattualizzazione

Avvenire (Advenir):

Processo col quale si raggiunge la pienezza di ciò che si desiderava raggiungere.

Cammino (Cheminement):

Il modo in cui un uomo, una donna progredisce, cioè, avanza, nella realizzazione delle sue potenzialità, in relazione con i suoi simili, con il mondo interrelazionale, nella natura, nel cosmo. ¶ Il cammino non implica la necessità di seguire un percorso ben definito, sovente prestabilito. Nel momento attuale, per coloro che vogliono emergere, implica fondamentalmente l’abbandono di questo mondo.

Vedi anche: Mondo, Natura, Cosmo

Capitale (Capital):

È definito sulla base dell’opera di K. Marx: il valore pervenuto all’autonomia e che può perpetuarsi a seguito della sottomissione del movimento sociale, attraverso il dominio del rapporto salariale (sottomissione del lavoro al capitale).

Vedi anche: Valore

Carico (Charge):

Elemento inconscio, «soprannumerario», trasmesso durante un discorso, che attribuisce all’altro dati che non lo concernono. L’altro funziona allora come supporto per dire qualcosa che «tormenta» inconsciamente colui o colei che parla. Il carico è correlato a una riemersione e al riversamento.

Vedi anche: Riemersione, Riversamento

Certezza (Certitude):

Adesione all’eternità.

Vedi anche: Eternità

Combinatoria e Combinismo (Combinatoire et combinisme):

Combinismo: teoria e comportamento — teoria e pratica non sono separate — la cui base è la combinatoria. Ciò implica che il reale risulta dall’instaurarsi di questa, e che il presentarsi di quello, la sua manifestazione, implica una combinatoria di epistemi, anche molto antichi, e una combinatoria di pratiche. Queste si presentano come manipolazioni, nel senso piú generale, che include tanto la sperimentazione scientifica quanto il bricolage, quindi l’intero arsenale tecnico prodotto in migliaia di anni. Può esserci combinatoria solo se c’è coesistenza, tolleranza, permissività, gioco, messa in gioco o messa in scena; solo se ogni elemento ha un certo gioco; d’altro canto sono necessarie trasparenza, adattabilità e il suo complemento, la selezione, il che implica anche l’obsolescenza perché la combinatoria si rinnovi, e l’illusione del progresso, cosí come l’immaginazione, l’innovazione. Il tutto è possibile, e soprattutto probabile, s’impone grazie alle reti e alla comunicazione, agenti essenziali dell’avvio della combinatoria e della sua realizzazione. ¶ La combinatoria è in un certo senso dispotica: essa ingloba tutto, recupera tutto, persino i valori. È il gioco del capitale divenuto completamente autonomo, privato di sostanza, di interiorità (antropomorfizzazione autonomizzata), che si presta a tutto grazie all’espansione della comunicazione che uomini e donne percepiscono come valore, al fine di poter ancora situarsi nel loro mondo. Tuttavia, la combinatoria può essere effettiva solo se gli agenti si affidano alla dinamica che, in definitiva, è epifanizzazione del meccanismo infernale. Un imperativo morale domina il tutto, anche se non lo si dice: si deve combinare per adattarsi e, per questo, occorre spogliarsi di tutto ciò che, in noi, può inibire la comunicazione, motore della combinatoria. ¶ I fenomeni vitali sono interpretati, vissuti, attraverso la combinatoria. Es.: la sessualità. Si combina per esistere.

Vedi anche: Permissività, Valore, Capitale, Autonomizzazione, Mondo, Sessualità

Compartimentazione (Compartimentation):

Fenomeno che interviene in quello piú ampio della riduzione. Consiste nell’operare discontinuità nella persona al fine, fondamentalmente, di inibire la generalizzazione della sofferenza.

Vedi anche: Riduzione

Comunismo (Communisme):

«Il comunismo non è un nuovo modo di produzione, è l’affermazione di una nuova comunità. Non è nemmeno una nuova società.» (Errance de l’humanité, maggio 1973) Inoltre, come ha mostrato K. Marx, in particolare nei Grundrisse, ciò che s’impone originariamente sono comunità diverse. È ciò che la specie deve e tende a ristabilire, attraverso un’immensa inversione. Di conseguenza è meglio abbandonare questo concetto e, inoltre, è preferibile utilizzare Gemeinwesen al posto di comunità. D’altra parte, è meglio dire «voglio vivere comunitariamente» piuttosto che «in comunità». Ciò preserva la spontaneità del fenomeno ed evita d’immobilizzarlo. ¶ Aggiungo che designare un movimento con la parola comunismo, è fare di esso un’ipostasi.

Vedi anche: Gemeinwesen

Confusione (Confusion):

Il desiderio di fondersi con l’altro (essere umano-femminino o qualsiasi entità) entra nell’ambito di questo concetto e si aggiunge al suo abituale contenuto.

Conoscenza (Connaissance):

La conoscenza è la presentazione-esposizione della realtà che affètta l’essere umano, la specie. È dunque modificata in funzione dei rivolgimenti che essa subisce. ¶ La rappresentazione implica il subentrare della discontinuità tra l’essere e la sua realtà e l’impianto di varie mediazioni per ritrovarla, instaurando una dipendenza in rapporto al discontinuo, fonte d’inquietudine.

Coscienza (Conscience):

Formazione derivante dall’azione della repressione genitoriale.

Vedi anche: Repressione genitoriale

Cosmo (Cosmos):

Si riferisce alla totalità eterna e senza limiti.

Vedi anche: Eternità

Degiocamento, non rigiocare (Déjouement):

Comportamento mediante il quale si cerca di non rigiocare (rifare ciò che abbiamo già fatto, o ciò che i nostri genitori hanno fatto).

Derelizione (Déréliction):

Concetto di origine teologica: stato della creatura abbandonata da dio. Esprime la totale dipendenza e la perdita di qualsiasi supporto, qualsiasi riferimento. I concetti di Hilflosigkeit (S. Freud), Geworfenheit (M. Heidegger), Loneliness (H. Arendt) possono tradursi derelizione. Il risultato della crisi della presenza (E. de Martino) è uno stato di derelizione.

Vedi anche: Presenza

Diade (Dyade):

La più piccola unità di base della specie non è l’individuo, uomo o donna, ma la diade uomo-donna poiché, potenzialmente, essa contiene il bambino, dunque il divenire della specie. Ciò è vero per tutte le specie sessuate. Inoltre ogni individuo possiede potenzialmente in sé la potenza della diade, altrimenti non si potrebbe avere continuità tra i membri della specie. ¶ Questa struttura diadica si ritrova in effetti nell’organizzazione del mondo: l’alto afferma potenzialmente il basso e reciprocamente, e ciò vale per tutti i contrari. ¶ Nel corso della sua erranza e del suo divenire nell’artificialità, la specie è stata indotta, per essere compatibile con ciò che viveva, a creare diadi artificiali come la coppia amicizia-inimicizia.

Vedi anche: Erranza, Inimicizia

Domesticazione (Domestication):

«La domesticazione, che si realizzò quando il capitale si è costituito in comunità materiale, ha ricomposto l’uomo che, all’inizio del suo processo, esso aveva distrutto-parcellizzato» (1973). ¶ Gli elementi di questa domesticazione, che comincia molto prima del sorgere del capitale, sono da ricercarsi nei fenomeni di separazione dal resto della natura e nella repressione genitoriale.

Vedi anche: Capitale, Repressione genitoriale

Emergenza (Émergence):

Fenomeno che si verifica particolarmente in seno ad una fase di dissoluzione. Essa si afferma attraverso un salto qualitativo ed è caratterizzata dall’apparizione di nuove determinazioni.

Episteme (Èpistémé):

Ciò che permette di organizzare un sapere in vista di un telos cognitivo. Riflessione su tale sapere per determinarne validità e operatività.

Equivalente generale (Équivalent général):

È il risultato di un fenomeno di esclusione di un elemento da un insieme, elemento che, da allora in poi, potrà rappresentare qualsiasi elemento dell’insieme stesso. K. Marx ha messo in evidenza ciò per quanto riguarda il denaro (valore), ma è valido per tutti i valori. L’esclusione è accompagnata da un’elezione. In altre parole, ciò che viene escluso diventa eletto, elevato al grado di unità superiore che fonda e rappresenta. I concetti sono in generale degli equivalenti generali. Cosí l’Uomo è un equivalente generale. Esso presuppone l’esclusione di un dato tipo di uomo — quello determinato dal sorgere del modo di produzione capitalistico — che tenderà a rappresentare tutti i tipi di uomini possibili (esistiti e che esistono ancora). Ciò appare nettamente quando si tratta di diritti dell’Uomo.

Vedi anche: Valore

Erranza (Errance):

Modalità di comportamento della specie che si separa dal resto della natura. Ricerca di un luogo, di una funzione e di una giustificazione per la situazione in cui si è messa e si mette, al fine di avere punti di riferimento di vita proprio per non errare (evitare un rigiocamento).

Vedi anche: Natura, Rigiocamento

Escamotaggio (Escamotage):

Dinamica che fa scomparire un dato importante, dando spesso l’impressione di tenerne conto.

Nota di Traduzione: Nella nostra lingua il francesismo escamotage normalmente sta per espe­diente, sotterfugio, mentre in francese (e in spagnolo) il significato pri­mario del verbo escamoter (sp: escamotear ) è l’azione di far sparire abil­mente qualcosa dalla vista; originariamente designava le manovre con carte e oggetti di prestidigitatori e maghi di strada. Escamoter une carte. Lit escamotable = letto a scomparsa. Per rendere correttamente il signi­ficato del termine, frequentemente usato da C. abbiamo ritenuto necessario ricorrere al suo traducente esatto, il desueto escamotare ed a escamotaggio, tuttora vivo perlomeno nel campo della fotografia professionale.

Essere-avere (Être-avoir):

Sembrerebbe che l’essere sia in realtà una riduzione dell’avere. L’avere è l’espressione-manifestazione della partecipazione. La perdita di partecipazione (di ciò a cui lui, lei, partecipa) riduce l’uomo, la donna, a un essere. Di conseguenza, per ritrovare la totalità, l’essere deve acquisire sia sotto forma «materiale» che «spirituale» ciò di cui è stato spossessato. In un certo senso, l’avere è isomorfo all’immanenza e l’essere alla trascendenza. Di conseguenza, io indico essere-avere per significare il ritorno alla partecipazione in cui l’uomo, la donna, non è piú dissociato-a, ma trova e si muove nella pienezza.

Vedi anche: Partecipazione, Trascendenza

Eternità (Éternité):

Che non ha né inizio né fine. Modalità d’essere del cosmo (sua epifania). Tutto ciò che ha avuto un inizio non può diventare eterno. Per quanto riguarda l’uomo, la donna, egli, ella, potrebbe diventare immortale; per quanto riguarda un fenomeno, esso può raggiungere una perpetuazione. Quindi, è un errore parlare di eternizzazione del capitale; si tratta della sua perpetuazione.

Vedi anche: Cosmo, Capitale

Extractance (Extractance):

Tendenza a far risorgere il trascendente, a estrarlo dall’immanenza; a estrarre dio dalla sua evanescenza.

Filosofia (Philosophie):

Originariamente si presenta come l’unione di un’episteme e di una prassi, la politica.

Vedi anche: Episteme

Follia (Folie):

Stadio limite di vari disturbi psicosomatici profondi. Può presentarsi in due modalità, due forme del rinchiudersi. Il richiudersi in sé stessi, l'ipseizzazione, il rinchiudersi nell’altro, l’alienazione. Tra ciò che ci è proprio (das Eigne) e ciò che ci è estraneo o altro (das Fremde) non c’è semplicemente conflitto come affermò O. Gross (e prima di lui M. Stirner e in una certa misura, S. Kierkegaard), ma una complementarità, in cui l’altro può apparire come il salvatore in cui identificarci.

Vedi anche: Alienazione

Fondiarizzazione (Fonciarisation):

Dinamica economico-sociale che pone la proprietà fondiaria come elemento determinante per l’accesso al potere, dato che è essa che consente di fondare una classe dominante.

Gemeinwesen (Gemeinwesen):

Concetto ampiamente utilizzato da K. Marx e G.W.F. Hegel. Non indica solo l’essere comune, ma anche la natura e l’essenza comuni (Wesen). È ciò che ci fonda e ci accomuna, partecipando allo stesso essere, alla stessa essenza, alla stessa natura. È la modalità di manifestazione di questo essere partecipante. ¶ Posso aggiungere un’interpretazione personale di gemein. Ge è una particella inseparabile che esprime la generalità, il comune, il collettivo. Mein indica ciò che è individuale: il mio. In ciò affiora in sottinteso l’idea di una non separazione tra ciò che è comune e ciò che è individuale; il che implica il concetto di partecipazione in cui si percepisce sé in un tutto che è come consustanziale. ¶ La Gemeinwesen si presenta dunque come l’insieme delle individualità, la comunità che risulta dalle loro attività nella natura e nel mondo creato dalla specie; nello stesso tempo le ingloba, e ad esse dà la loro naturalità (indicata da wesen), la loro sostanza come generalità (indicata da gemein), in un divenire (wesen).

Vedi anche: Partecipazione, Individualità, Natura, Mondo, Naturalità

Immediatezza (Immédiateté):

Ciò che si presenta a noi. Può essere espressione della spontaneità, della continuità.

Vedi anche: Spontaneità

Immediatismo (Immédiatisme):

Concetto forgiato da A. Bordiga che esprime il rinchiudersi nell’immediato.

Impronta (Empreinte):

Concetto creato da K. Lorentz, ripreso ampiamente da A. Janov. È la traccia mnesica lasciata da un trauma che può essere riattivato in seguito, provocando dei rigiocamenti. R. Hubbard designò qualcosa di simile con il suo concetto di engramma.

Vedi anche: Universo, Rigiocamento

Incoazione (Inchoation):

Situazione in cui si sta per fare qualcosa, quindi inserirsi in una data dinamica. Può tendere a perpetuarsi a seguito dell’ontosi.

Vedi anche: Ontosi

Inconscio (Inconscient):

Formazione derivante dall’azione della repressione genitoriale.

Vedi anche: Repressione genitoriale

Individualità (Individualité):

Attitudine a porsi in quanto momento di emergenza e unità percettibile del fenomeno vita. ¶ Per tendere ad evitare ogni riduzione, parlo di individualità-Gemeinwesen per significare che non c’è separazione tra le due, né a maggior ragione opposizione. L’individualità ha la dimensione Gemeinwesen, per il fatto stesso della sua emergenza, non seguita da una separazione, ma dal mantenimento della partecipazione al fenomeno vita.

Vedi anche: Emergenza, Riduzione, Individualità, Partecipazione

Inimicizia (Inimitié):

Dinamica per la quale «l’altro» è utilizzato come supporto per presentificare il nemico e, da ciò, iniziare il dispiegamento di diverse violenze. ¶ Il nemico può essere transitorio, nel gioco, nelle discussioni, in tutte le forme di competizione. ¶ Essa fonda il comportamento della specie separata dalla natura.

Invarianza (Invariance):

Concetto di origine matematica, usato da A. Bordiga per caratterizzare il marxismo. Sono possibili vari approcci che mettono in risalto una permanenza in seno ad un divenire. In una certa misura, essa segnala l’impossibilità della perdita e può, di conseguenza, operare come supporto per un’affermazione ontosica.

Vedi anche: Ontosi

Inversione (Inversion):

Indica l'instaurazione di un divenire contrario a quello effettuato fino ad oggi, che comporta in particolare: uscita dalla natura, repressione, rifiuto, astrattizzazione, rivolte (insurrezioni, rivoluzioni) ma anche guerre e pace. Non è uno stornamento di ciò che fu stornato e non è un ritorno al momento in cui questo si si impose. No, perché è a partire dal potenziale Gemeinwesen in noi qui e ora e nella comunità di coloro che convergono e partecipano, che avverrà. Non si tratta quindi di tornare a una fase precedente, ad un comportamento ancestrale, ma di accedere a qualcosa che germoglia in noi, nella specie: la profonda naturalità che è sempre stata repressa, in gran parte oscurata, cosí come la continuità con tutte le cose viventi, con il cosmo.

Vedi anche: Natura, Repressione, Astrattizzare, Gemeinwesen, Naturalità, Cosmo

Istinto (Instinct):

È l’espressione della naturalità e si presenta come un complesso di conoscenze, che veniamo acquisendo sin dal concepimento e la formazione del nostro essere (embriogenesi e fetogenesi), che ci permettono di compiere il nostro processo di vita. Esso non si riduce all’innato, perché si «accresce» per un processo inconscio nel corso della vita, il che ci rende atti, a condizione che manteniamo la continuità con la nostra naturalità, a realizzare il nostro processo di vita in un ambiente in divenire. Grazie a questo processo inconscio, l’individualità (e quindi la specie) aumenta le sue acquisizioni e le trasmette ai suoi discendenti.

Vedi anche: Naturalità, Individualità

Kairos (Kairos):

Indica il momento favorevole che può essere il supporto di una rivelazione, di un’illuminazione individuale o collettiva, o di una messa in movimento, di un intervento di vaste dimensioni, di una rivolta. ¶ Appare come una «rottura» del tempo in cui si impone una sorta di dilatazione della durata, che consente l’irruzione di un possibile all’interno di un rinchiudersi, di un blocco. ¶ In lui si articolano l'insorgere dell’inatteso e la sua negazione, nella misura in cui esso fu pensato, desiderato, sognato, all’interno di una dinamica determinata dalla nostalgia e dall’utopia. ¶ La ricerca del kairós suscita dipendenza per il fatto di attenderlo e di cercare segni che possano predirne l’insorgere.

Vedi anche: Utopia

Liberazione (Libération):

Movimento che consente l'eliminazione di ostacoli, di limitazioni. Può tradursi in uno spossessamento se, simultaneamente, non vi è emergenza, vale a dire affermazione di qualcosa che è nuovo, o che è stato fortemente rimosso a seguito della repressione, come è il caso dell’essere originario.

Vedi anche: Emergenza, Repressione

Mercatale (Mercatel):

«Il capitale, con l’accesso all’autonomia, si antropomorfizza. Simultaneamente, crea un ambiente degli uomini e delle donne che è una seconda natura. È il mercato con tutto ciò che è gli è collegato: pubblicità su svariati supporti, marketing, mailing, ecc... Di conseguenza, per analogia con ‹naturale›, usiamo la parola mercatale per qualificare l’ambiente che ormai ci circonda».

Vedi anche: Capitale, Antropomorfosi

Mistificazione (Mystification):

Vedi «Alienazione».

Vedi anche: Alienazione

Mito (Mythe):

Unione di un’episteme e di una prassi (insieme di riti). Senza riti, come sottolinea R. Otto, il mito si riduce a narrazione, favola, leggenda. Il mito è legato alla comunità, alla religione, allo Stato.

Vedi anche: Religione, Stato

Mondo (Monde):

Insieme delle relazioni degli uomini, delle donne e delle relazioni che essi, esse, intrattengono con la natura, percepita come ciò da cui loro si separano. Quello che essi, esse hanno costruito nel corso dei millenni di separazione dal resto della natura.

Vedi anche: Natura

Morte potenziale del capitale (Mort potentielle du capital):

Ha luogo a partire dal momento in cui il numero di coloro che fanno circolare il plusvalore diventa maggiore di quello di coloro che lo producono. Si verificò dapprima negli USA verso la metà degli anni cinquanta del secolo scorso e tende a diffondersi nelle varie aree. È anche legata a un’enorme sostantificazione (produzione di capitale fisso) che inibisce il movimento incessante del capitale che è tale solo se si capitalizza indefinitamente. Da qui il massiccio dispiegamento della speculazione che corrisponde a un’autonomizzazione della forma capitale e, tendenzialmente, alla sua evanescenza nella virtualità.

Vedi anche: Capitale, Autonomizzazione, Virtuale

Natura (Nature):

Insieme di esseri viventi, Homo sapiens inclusi, e delle loro relazioni reciproche, cosí come di quelle con il supporto inorganico del pianeta Terra.

Naturalità (Naturalité):

Modo di manifestazione del processo di vita, operante nella natura, a livello di una individualità o della specie.

Vedi anche: Natura, Individualità

Numen (Numen):

Termine creato da Rudolf Otto per designare il sacro nella dimensione di ciò che affascina e spaventa. Questo concetto è inseparabile da quello di dipendenza assoluta. Il primo è legato a dio, il secondo alla creatura. Essi esprimono bene la relazione, innaturale, del bambino con la madre, all’inizio, e col padre in seguito.

Oggettualizzazione (Objectalisation):

Il fatto di considerarsi, o addirittura comportarsi, come un oggetto.

Ontosi (Ontose):

«È un fenomeno di adattamento al modo di vita imposto dalla separazione dalla natura, che induce inevitabilmente la repressione genitoriale. Essa è simultaneamente il risultato di questo adattamento che fonda l’essere ontosico. È costituita da un insieme di processi inconsci che fondano il comportamento inconscio dell’uomo, della donna».

Vedi anche: Natura, Repressione genitoriale

Ossessione (Hantise):

Concetto che segnala due fenomeni: essere abitati, invasi e subire un innesto (essere innestati).

Partecipazione (Participation):

L’individualità-Gemeinwesen per la sua quiddità — ciò che la sua definizione contiene — implica la partecipazione, poiché la dimensione Gemeinwesen non si limita alla specie, né agli altri esseri viventi, ma a tutto il cosmo. Partecipare è far parte senza essere separati, è prendere parte e intervenire in un divenire.

Vedi anche: Individualità

Permissività (Permissivité):

È caratterizzata da un’assenza di affermazione dei genitori, il che inibisce la continuità nella sua effettuazione immediata cosí come nella sua riflessività, a causa dell’assenza di conferma, di riconoscimento e dell'essere messi nell'indifferenziazione. La possibilità della retroazione tende a perdersi, da cui un disorientamento. Quindi: inibizione della continuità, senza proibizione.

Vedi anche: Riflessività

Phylum (Phylum):

Concetto usato in modo eterodosso nell’espressione «phylum Homo», poiché Homo è un genere. Voglio significare che a partire dagli Homo (e anche dagli Australantropi) si dispiega un vasto fenomeno — che ha la forza di una vera e propria diramazione — quello dell’accesso alla riflessività e alla partecipazione; senza escludere che questo tenda a realizzarsi attraverso altri gruppi animali, e interrogandomi in profondità su: che cosa accade con gli alberi? ¶ Secondo la sua concezione spiritualistica, che ci è estranea, Theilhard de Chardin ha concepito in modo grandioso un divenire simile, ma ove gli esseri viventi, in particolare gli Homo, non operano di per sé stessi, poiché sono determinati da un attrattore, che fonda la loro dipendenza, il punto omega che è al tempo stesso un limitatore del divenire.

Vedi anche: Riflessività, Partecipazione

Portare (Porter):

Il bambino deve essere costantemente portato (Franz Renggli e vedi «Tragling»). Non farlo, induce una dinamica ontosica molto consistente: ricerca di un supporto, di una persona che ci porta (da cui il rigiocamento della dipendenza); ma è anche far portare agli altri ciò che ci ingombra (riversamento, carico), ci ossessiona (dati inconsci in relazione ai traumi subiti). ¶ I derivati da portare veicolano anch’essi un dato ontosico: supportare, trasportare, riportare, rapportare, deportare, importare. ¶ Portare il bambino è permettergli di rimanere in continuità con la sua speciogenesi. L’uomo, la donna furono portati dagli alberi e gli adulti sono alberi per i bambini. ¶ (F. Renggli ha scritto un libro sui miti sumerici che egli interpreta come riportanti dei racconti sulla nascita. Un altro psicoanalista ha interpretato le pitture murali degli edifici egiziani come rappresentazioni anch’esse di un «dire» simile).

Vedi anche: Tragling, Rigiocamento, Riversamento, Carico, Ossessione

Posizionamento, (Positionnement):

«Posizionarsi non è fissarsi ad un luogo dato, ma è ritrovarsi nella totalità in divenire, essendo noi stessi in divenire, essendo presenti a tutti i divenire particolari . (...) Posizionarsi è dare significato alla propria presenza: è significare».

Presenza (Présence):

Esprime l’esistenza, l’esserci immediato e il suo potere di manifestazione. Si impone come il manifestarsi dell’individualità-Gemeinwesen.

Vedi anche: Individualità

Procrastinare (Procrastination):

Azione di rinviare un qualunque intervento a piú tardi, nella speranza d’imbattersi nel kairós.

Vedi anche: Kairos

Reinstaurazione (Réinstauration):

«… si traduce nella riaffermazione, la restaurazione dello stato ipnoide e dello stato isteroide, a seguito di una parte dell’evanescenza della realtà, che ha perso il suo significato per l’individuo, e a seguito di una sorta di fenomeno d’isteresi, di elasticità, che tende a reimporre ciò che si è prodotto ma che non aveva potuto pervenire al suo completamento a seguito della rottura traumatica».

Vedi anche: Stato ipnoide e stato isteroide

Religione (Religion):

Unione di una episteme e di una prassi (serie di riti). È legata allo Stato e implica la reinstaurazione di qualcosa che è stato perduto.

Vedi anche: Episteme, Stato, Reinstaurazione

Repressione (Répression):

Consiste nell’inibizione della naturalità e nell’interdizione della continuità.

Vedi anche: Naturalità

Repressione genitoriale (Répression parentale):

Repressione della naturalità del bambino, al fine di adattarlo al divenire fuori natura della specie. Questa — l’erranza — fu determinata dal desiderio di sfuggire al rischio di estinzione che, nel corso del tempo e come risultato dei rigiocamenti, ha operato come l’impronta di una minaccia. Per sfuggire a questa, la specie si sovraprotegge e cerca instancabilmente la sicurezza. Cosí facendo essa affonda sempre piú nell’artificialità. ¶ Questa repressione è dunque ordinata ai genitori dallo Stato, dai costumi ecc. Essa è in gran parte incosciente e a volte, per le persone che hanno ancora una certa naturalezza, richiede una autorepressione. ¶ La dimensione inconscia deriva in gran parte dal fatto che i genitori sono completamente disadattati davanti al bambino, cosa che li rende «ciechi» alla sua naturalità e devono ricorrere a «metodi» per «gestire» le loro relazioni con lui. È qui che si radica l’idea che «non si nasce ma si diventa» e che si deve imparare a vivere. ¶ Non si deve confondere repressione e maltrattamento.

Vedi anche: Repressione, Naturalità, Natura, Rigiocamento, Stato

Ricoprimento (Recouvrement):

Attività consapevole che, inconsciamente, mira a mascherare l’intero vissuto traumatico, a indurre che esso cada in un oblio totale.

Riduzione (Réduction):

Fenomeno fondamentale nella dinamica specio-ontosica. Essa opera tanto a livello sociale, che economico, politico, psichico e cognitivo (a livello del processo di conoscenza). Socialmente, essa genera l’individuo, psicologicamente, la solitudine.

Riemersione (Remontée):

Fenomeno involontario e inconscio durante il quale si manifestano dati della vita psichica che la persona tende costantemente a rimuovere.

Riflessività (Réfléxivité):

Attitudine a non limitarsi all’immediatezza e capacità di operare una riflessione, un ritorno su, al fine di percepire al di là dell’immediato.

Vedi anche: Immediatezza

Rigiocamento (Rejouement):

Concetto ampiamente usato da A. Janov, derivante da quello freudiano di «coazione a ripetere», il quale indica che noi tendiamo inconsciamente a rifare quello che abbiamo vissuto in seguito ai traumi o a replicare quello che hanno vissuto i nostri genitori. Il rigiocamento inizia spesso con un degiocamento. Il rigiocamento è generato dalla coazione a ripetere, determinata dal trauma fondatore dell’impronta. Il bambino non può assolutamente capire cosa sta succedendo, perché è al di fuori del suo processo di vita naturale. Ora, senza la comprensione, il fenomeno è bloccato; non può pervenire fino al processo di eliminazione che permette di ripristinare ciò che è stato perturbato. Di conseguenza, si verifica una tendenza a far sí che il fenomeno sia in qualche modo riproposto al fine di pervenire alla conclusione di ciò che è avvenuto. È in questa dinamica di riproposizione che si impone il rigiocamento. Ci si mette inconsciamente in una situazione in cui la scena traumatica possa riproporsi. È qui che intervengono i supporti che possiamo pure percepire come dei sostituti, ovvero dei simulacri. Dunque si è spinti a rigiocare. La compulsione a ripetere ha potuto essere piú o meno confusa con il desiderio di ritrovare ciò che fu perduto nel corso delle anteriori fasi di sviluppo sia a livello dell'individuo che della specie. Questo desiderio è molto spesso consustanziale con la nostalgia, e anche con l'espressione di una profonda insoddisfazione, espressione essa stessa dell’ontosi-speciosi. Si può percepire ciò nella tematica dell’Aufhebung di G.W.F. Hegel o nell’arte, con, ad esempio, l’importanza data alla simmetria radiale che fu prerogativa degli echinodermi, nostri lontanissimi antenati. ¶ Dobbiamo distinguere il rigiocamento dalla riattualizzazione che implica un ritmo, talvolta difficile da individuare, che permette che a determinati intervalli, si imponga un fenomeno simile, come il ritorno delle stagioni.

Vedi anche: Degiocamento, non rigiocare, Impronta, Ontosi, Speciosi, Riattualizzazione

Rimozione (Refoulement):

Concetto coniato da S. Freud che indica il processo inconscio che impedisce (inibendo) che ciò che provoca una sofferenza intollerabile o che potrebbe ricordarla, riattivarla, possa diventare cosciente. Ciò che egli ha percepito nell'immediato è la riemersione del rimosso (fenomeno inconscio per il paziente), in particolare attraverso segni (sintomi) organici. Ne ha dedotto che alle origini vi era stato un fenomeno di rimozione (Verdrängung).

Vedi anche: Riemersione

Ritenzione (Rétention):

Fenomeno inconsciente dovuto alla rottura della continuità. Il flusso della vita non può piú fluire normalmente e «si accumula».

Riversamento (Déversement):

Fenomeno inconsciente in cui l’individuo tende ad espellere il troppo pieno in lui causato dalla ritenzione. Spesso condiziona il carico.

Vedi anche: Ritenzione, Carico

Rivoluzione (Révolution):

Può essere definita come risultante dall’unione di un’episteme, che può includere la scienza, e di una prassi, l’insurrezione, che può essere un’arte. Nel lavoro finale di A. Bordiga essa è posta come superamento della teoria e della prassi. «Si può scrivere la tesi cosí: una sola prassi umana è immediatamente teoria: la rivoluzione». Un tale approccio al comportamento della specie, il cui fondamento è la relazione tra pensiero e azione, non è nuovo. Può essere trovato in vari mistici e specialmente in alcuni teologi cristiani o musulmani.

Vedi anche: Episteme, Scienza

Scienza (Science):

Insieme di un’episteme (matematica e logica) e di una prassi: la sperimentazione. La scienza è in effetti la scienza sperimentale. Ciò che è designato come tale, per le epoche che precedono la sua emergenza, è in realtà un’episteme. È opportuno distinguere l’esperienza dalla sperimentazione. La prima è in rapporto con un vissuto e con dati psicoesistenziali ed entra nell’ambito dell’immediatezza, di ciò che accade e da cui si trae un insegnamento a posteriori. Non è questo il caso della seconda che è, per cosí dire, mediata dall’ipotesi da verificare. Tuttavia, un individuo può comportarsi nei confronti di sé stesso come in rapporto ad un oggetto di sperimentazione, il che indica l’influenza che la scienza può avere sul modo di essere degli uomini e delle donne.

Vedi anche: Episteme, Emergenza, Immediatezza

Sessualità (Sexualité):

Si presenta come un supporto fondamentale di confusione e di erranza. Ricorderò semplicemente che si tratta di un fenomeno che si impose circa tre miliardi di anni dopo la comparsa del fenomeno vita sulla Terra. Essa attiene alla simbiosi perché alla base vi è l’unione di due nuclei. A partire da ciò, intervengono una serie di fenomeni di cui l’integrale costituisce la sessualità. Non tenere conto di questa integralità è proprio della dinamica della riduzione e dell’escamotaggio della sessualità in quanto funzione di continuità.

Vedi anche: Confusione, Erranza, Riduzione, Escamotaggio

Sfuggimento (Échappement):

«Detto in altri termini, per imporsi, per dominare realmente, il capitale ha dovuto impadronirsi della produzione — realizzazione del dominio reale entro il processo di produzione immediato — successivamente della circolazione e fondare cosí il suo proprio processo globale, il che gli consente d’accedere al dominio (sostanziale) reale sulla società anche attraverso la sostituzione degli antichi presupposti con i suoi propri. Attualmente, per essere, non è piú costretto ad attuare una deviazione attraverso la sfera strettamente produttiva».

Vedi anche: Capitale

Sovramondo (Surmonde):

Insieme di tutte le produzioni virtuali che tendono a sostituirsi alla sovranatura.

Vedi anche: Sovranatura

Sovranatura (Surnature):

Insieme delle entità non percepibili e delle loro relazioni, che agiscono e determinano il divenire in seno alla natura e al mondo che si edifica a partire da essa.

Vedi anche: Natura, Mondo

Speciosi (Spéciose):

Fenomeno isomorfo all’ontosi ma relativo alla specie: è ciò che essa produce effettuando il suo divenire al di fuori della natura.

Vedi anche: Ontosi, Natura

Spontaneità (Spontanéité):

Manifestazione in cui non appare alcuna causa esterna (dimensione dell’imprevisto). Lo spontaneo è ciò che nasce dal «processo di vita» della natura, del cosmo; allo stesso modo nell’uomo, nella donna, è ciò che sorge dal processo di generazione dell’agire, tanto nella sua dimensione cognitiva (in relazione al pensiero), quanto nella sua dimensione pratica (in relazione alla prassi, all’azione). È ciò su cui potrà operare la riflessione. La spontaneità è il modo di manifestazione dell’istinto.

Vedi anche: Natura, Cosmo, Agire, Riflessività, Istinto

Stato (État):

(~prima forma N.d.T.) Può essere definito, in origine, solo attraverso l'esposizione del processo di astrattizzazione della comunità che genera un’unità superiore (faraone, lugal, re dei re, ecc.) che ne rappresenta la totalità. È il sorgere dello Stato nella sua prima forma, che si effettua nello stesso momento in cui s’instaura il movimento del valore nella sua dimensione verticale (processo di valorizzazione). Nello stesso tempo si opera un’antropomorfosi della divinità e una divinomorfosi dell’unità superiore, e s’instaura la religione.

(~seconda forma N.d.T.) Successivamente si impone una seconda forma determinata dal movimento del valore nella sua dimensione orizzontale, fenomeno che non può essere ridotto esclusivamente all’ambito economico. ¶ Fondamentalmente lo Stato, attraverso queste varie forme, sviluppatesi a partire dalle due prime sopra citate, tende a definire l’uomo, la donna, a rinchiuderli nelle sue determinazioni.

Vedi anche: Astrattizzare, Valore, Religione, Antropomorfosi

Stato ipnoide e stato isteroide (État hypnoïde et état hystéroïde):

In occasione della reinstaurazione della situazione derivante dal trauma, fenomeno passivo, inconscio, paragonabile ad una isteresi, dovuto al blocco iniziale, e alla tendenza a portare a compimento un fenomeno, lo stato ipnoide e quello isteroide si manifestano sia insieme, che separatamente. Il primo è paragonabile allo stato in cui si trova la persona ipnotizzata, il secondo è costituito da vari dolori organici.

Vedi anche: Reinstaurazione

Stornamento (Détournement):

Concetto coniato dai membri dell’Internazionale Situazionista, e che ebbe una grande popolarità a partire dal 1968. Ritengo che esso connoti qualcosa di comune con quello di Verführung (S. Freud), tradotto con «seduzione». Lo stornamento fondamentale, che determina un’impronta che potrà essere riattivata e indurre dei rigiocamenti, consiste nel fatto che i genitori stornano il bambino dalla sua naturalità in modo che si adatti al mondo al di fuori della natura e artificiale. Nella dinamica ontosica, è poi accompagnato da un rovesciamento dei dati.

Vedi anche: Rigiocamento, Naturalità, Impronta, Ontosi, Mondo

Terapia (Thérapie):

Intervento che mira ad alleviare, guarire, effettuato dunque in vista di apportare un beneficio.

Tragling (Tragling):

La realizzazione del tragling costituisce un momento importante dell’aptoevoluzione in cui il bambino umano-femminino diventa un essere da portare, perché non è solo nidiaceo — restante nel gruppo in seno al quale è nato — ma deve essere costantemente portato dagli adulti (cosí come dagli adolescenti e dagli anziani). Tragling deriva infatti dal verbo tedesco tragen, che significa indossare. Tale concetto è stato in effetti messo a punto dai tedeschi. Questa necessità del portare mette in evidenza fino a quale grado la continuità è essenziale in Homo sapiens. Il faccia a faccia durante il trasporto è in continuità con quello durante l’accoppiamento. Esso implica inoltre che la dimensione familiare è quella della comunità, altra realizzazione nel corso dell’aptoevoluzione. Questo concetto di tragling ci fa percepire l’importanza degli alberi per gli uomini e per le donne, cosí come quella della verticalità. La non realizzazione del portare e quindi la non manifestazione del tragling determina una quantità di problemi. D’altra parte, l’atto di portare genera una serie di comportamenti, e «portare» (cosí come i suoi derivati) ha un’importanza considerevole in quanto dato analogico per significare vari atteggiamenti umano-femminini. Parimenti il portare ha un rapporto con il posizionamento, perché posizionarsi è portarsi sul continuum e con ciò rivelare la propria presenza.

Vedi anche: Portare, Aptoevoluzione, Posizionamento,, Presenza

Trascendenza (Transcendance):

«Trascendere mira ad uscire dal blocco operato dalla cesura, ad attraversare lo spazio, il vuoto, la voragine, indotti dalla realizzazione della discontinuità. Mira anche ad esistere a partire da un aldilà, a partire da un punto fisso che deve determinare tutto il divenire che si dispiega in questo aldilà denominato trascendenza. La stessa parola indica il movimento per accedervi». L’instaurazione dell’«unità superiore» opera come epifanizzazione della trascendenza in quanto divenire ultimo della verticalizzazione (cfr. movimento del valore).

Vedi anche: Valore

Trauma (Traumatisme):

Disturbo intenso, che tocca il «soma» quanto la «psiche», e che genera una regressione piú o meno reversibile nel corso della vita della persona.

Universo (Univers):

Porzione del cosmo tendente a un’unità, a formare un tutto.

Vedi anche: Cosmo

Utopia (Utopie):

Luogo in cui si potrebbe finalmente sfuggire alla minaccia e non rigiocare.

Vedi anche: Rigiocamento

Valore (Valeur):

«È il fenomeno della rappresentazione del discontinuo che opera nella comunità che si disintegra; il che pone la necessità di una quantificazione che renda idonea la rappresentazione del posizionamento dei suoi membri al suo interno». ¶ «Il valore è un operatore dell’attività umano-femminina, a partire dal momento in cui c’è scissione con la comunità. È un concetto che include misura, quantificazione, giudizio di esistenza. Esso si purifica nel corso della sua autonomizzazione, vale a dire che si distacca dalle rappresentazioni mitiche e si carica di nuove determinazioni a seguito della sua operatività in vari ambiti — al di fuori di quello strettamente economico da cui è sorto nella sua determinazione che lo rese operativo — che possono conoscere dei divenire piú o meno divergenti». ¶ Ogni valore è un equivalente generale, che sia il valore economico, la giustizia, l'onore, l'amore, la bontà, ecc...

Vedi anche: Equivalente generale

Violenza (Violence):

«La violenza appare, si manifesta, non appena c’è rottura in un processo. È ciò che permette la rottura, nell’ambiente fisico, cosmico, umano».

Virtuale (Virtuel):

«Chiameremo virtuale ciò che viene proiettato dall’uomo, dalla donna, e che non è afferrabile, come l’immagine virtuale, nonché il risultato di tutto un processo tecnico che si traduce in una simulazione. Ciò è totalmente in sintonia con il processo dell’ontosi, che è quello di rendere concrete situazioni immaginate e proiettate. L’individuo, nella misura in cui è ontosizzato, vive nel virtuale». Egli diventa virtuale e quindi inafferrabile per gli altri; la comunicazione diventa impossibile. Spesso può essere percepito solo a seguito di un atto di violenza che estrae il virtuale e lo attualizza. Nella virtualità sono incluse le quattro antropomorfosi.

Vedi anche: Ontosi, Violenza, Antropomorfosi



Mis à jour à 2022.09.13 (année.mois.jour)

 

 Avvertenza • Contatti • © • Privacy

Wehrlos, doch in nichts vernichtet
Inerme, ma in niente annientato
(Der christliche Epimetheus
Konrad Weiß)

 


Legenda:     Translated by/Traduit par/Tradotto da;Title of the text in the edition/Titre du texte dans l'édition/Titolo del testo nell'edizione;  Title-Date of original text/Titre-Date du texte original/Titolo-Data del testo originale;  Downloadtext/Télécharger le texte/Scaricare il testo; Book / Livre / Libro;  Magazine/Revue/Rivista;  Print editions/Éditions imprimées/Edizioni cartacee;  Collections/Raccolte;  Manifestos/Manifestes/Manifesti;  Poems/Poèmes/Poesie;  Website.


www.ilcovile.it